Redditi 2005 online con EMULE

Il peer to peer “ruba” i redditi on line : i dati fiscali sono rimasti in Rete

Malgrado lo stop, le dichiarazioni dei redditi pubblicate per alcune ore dal ministero rimarranno su internet: trovarli su e-Mule, o su altri siti, è facilissimo
DI ALESSANDRO LONGO

<B>Il peer to peer "ruba" i redditi on line<br>I dati fiscali sono rimasti in Rete</B>


ROMA – Internet si è già appropriata, probabilmente per sempre, dei dati dei redditi 2005 degli italiani: c’è chi di buonora, ieri, ha copiato i file (in formato testo) e li ha messi su reti peer to peer raggiungibili con il programma eMule. Tutti potranno scaricarli da lì. Altri li hanno messi su siti come Rapidshare e poi hanno pubblicato i link sui propri blog.

Adesso sarà molto difficile, se non impossibile, bloccare l’emorragia dei dati personali.

Trovarli su eMule è facilissimo: basta digitare il codice fiscale della città, per esempio H501 per Roma. Oppure “p-2005” per avere numerose città. Quelle principali si trovano sparse tra diversi file. Qualcuno ha però già cominciato a renderli più comodi da consultare, mettendo per esempio Roma in un file unico, in formato tabella. Si scopre così che il più ricco di Roma (almeno secondo il fisco) è Giancarlo Giglio, classe 1941, 13,556 milioni di euro di reddito imponibile. Poi, Massimiliano Zucchi (13,044 milioni). Francesco Totti è al terzo posto, con 10,085 milioni di euro. Ed è anche il più ricco tra quelli con meno di 40 anni. C’è un calciatore di 29 anni che dichiara 4,725 milioni: Jonathan Jacques Guy Zebina. Più di Antonio Cassano, 4,550 milioni. Difficile trovare un giovane ricco non calciatore, a Roma: a 1,6 milioni c’è Alessia Marcuzzi (35 anni), per dire. E anche questo è un po’ specchio dell’Italia.

La dice lunga questo rapido proliferare delle dichiarazioni dei redditi, sul peer to peer. Avviene – ricordiamolo – grazie a comuni utenti che scelgono di condividere i file, contribuendo così a diffondere i dati dei redditi propri e altrui.


Sembra insomma che molti utenti abbiano apprezzato la mossa dell’Agenzia delle Entrate (vedi sondaggio di Repubblica.it). A differenza di quanto avviene in altre platee, sono del resto tanti i blog che prendono le difese di Vincenzo Visco: “poche ore di trasparenza e civiltà, in un Paese di omertosi e mafiosi”, dice per esempio Doxaliber.it La tesi di alcuni è infatti che, con i redditi resi pubblici, sarebbe stato più facile combattere l’evasione.

Gli italiani che vivono nei Paesi scandinavi dicono che lì è normale, che in Finlandia basta un sms per conoscere il reddito del vicino. È nato anche un blog tutto dedicato al tema, Redditodelvicino.com: ci sono numerosi sondaggi e, su 385 votanti, il 60 per cento si dice d’accordo con l’Agenzia delle Entrate.

Beppe Grillo, com’è noto, ha usato invece il proprio blog per attaccare Visco e Padoa Schioppa, con un post dal titolo “La colonna infame”. Molti dei commentatori di quel post però ora cominciano a chiedersi come giudicare il fatto che l’idolo dei precari guadagni 4 milioni di euro l’anno. E che sia contrario, in questo caso, alla trasparenza della Rete.
(1 maggio 2008)

fonte : Repubblica.it 

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che dire?!  personalmente non ho mai avuto nulla da nascondere… ^_^ e voi ?!

 

dimenticavo, i codici fiscali della città è il CODICE CATASTALE, li trovate tutti qui 

http://www.comuni-italiani.it/index.html 

 

altri link “utili” e/o inerenti :

http://redditodelvicino.blogspot.com [un interesante sondaggio]

diventare famoso in 3 mosse [interessante buzz marketing]